Produzione distillati e gin conto terzi
16 Aprile 2024Storie di alambicchi scintillanti e di come si distilla
13 Ottobre 2024L’odore caldo e persuasivo delle spezie sale nelle narici, senza mai aggredirle, attirando i visitatori. Una volta entrati nella bottega, che ricorda per atmosfera i chiaroscuri delle pareti degli ouzeri greci e delle antiche taverne di Zakynthos, si accede a un mondo raffinato di distillati e alchimie.
Un banco contenuto accoglie gli avventori che sorseggiano lentamente il loro bicchiere di gin. Piccoli tavoli circondano Ernesto, il maestro distillatore, che segue con occhi attenti la più impercettibile piega della bocca di chi assapora quel liquido trasparente e cristallino, frutto della sua creatività, dedicato sia agli intenditori che ai semplici curiosi.
Il silenzio avvolge ogni gesto, rallentandolo e trasformandolo in un rito iniziatico che incuriosisce e affascina. Siamo nella prima microdistilleria calabrese, l’Opificio Artigianale degli Spiriti, nata due anni fa a Cosenza, in via Rivocati, nel cuore antico del commercio cittadino. Qui, crocevia di genti, ogni giorno arrivano visitatori dai paesi limitrofi, attratti dalla frutta, dal sale di miniera e dai peperoncini essiccati al sole.
In questo luogo di transito, ha preso forma la creatura di Ernesto Iannone, crotonese, e Simona Coscarella, cosentina. Entrambi con esistenze in cammino: Ernesto, esperto in comunicazione con anni nel settore dell’accoglienza, e Simona, psicoterapeuta con la passione per i distillati. Un luogo che non si spiega immediatamente, ma che si comprende essere frutto di progettualità e lunga ricerca di sé.
L’alambicco in rame lucido è il vero protagonista, somigliante a una macchina del tempo, capace di trasportarti in un’altra epoca o su un’isola dell’Egeo. “L’idea è partita da Simona, perché è lei che ama i distillati. Io volevo realizzare qualcosa che fosse interamente mio, e così è nato il nostro progetto. Dopo anni nella capitale, nel 2012 abbiamo deciso di tornare a casa per dare forma a qualcosa di nostro. Non è stato facile, soprattutto per gli aspetti burocratici, ma alla fine ci siamo riusciti, grazie anche al bando ‘Resto al Sud’. Così, due anni fa è nata la nostra microdistilleria ad imposta assoluta.”
Ernesto ha iniziato con la birra e, dopo un’esperienza formativa a Londra, si è perfezionato alla Engin Distilleria Indipendente di Meda, in provincia di Monza, dove ha realizzato il suo primo gin, che è ancora oggi il suo preferito. La sua esperienza lo ha portato a sperimentazioni più complesse; attualmente propone sei gin, una vodka, un triple sec e qualche amaro, utilizzando agrumi e preziose spezie locali: bergamotto, cedro, finocchietto selvatico dello Jonio, anice silano, peperoncino, zafferano e liquirizia.
“Ho sempre evitato con cura ogni forma di collocazione geografica per i miei distillati. Non voglio realizzare un prodotto tipicamente mio; il mio gin potrebbe vedere la luce ovunque, anche se è innegabile che lavorando in Calabria utilizzo le spezie del luogo.” Questa creatività senza confini è il tentativo della filosofia esistenziale di Ernesto, che lo ha sempre guidato nel suo lavoro e nella progettazione del suo alambicco, realizzato utilizzando quattro metri quadrati di rame.
“Il rame, oltre a essere un ottimo conduttore termico, purifica ed esalta il profumo delle spezie. Non ho mai pensato di fare grappe o rum, dove il disciplinare è piuttosto rigido. Per questo uso una macchina che mi consente di raggiungere risultati solo con alcuni distillati, come il gin, che è una bevanda versatile. Puoi creare tanti gin quante sono le erbe presenti sulla terra. Ed è questo il fascino del mio lavoro. Ogni distillato è un’esperienza che mi trasporta altrove.”
Già, nessuno può sapere prima, neppure il distillatore, che retrogusto daranno quelle bacche di ginepro e altre spezie a quella bevanda incolore, che sprigionerà tutta la sua personalità solo a ciclo concluso. È un prodigio continuo assistere alla sua nascita, così come osservare chi la degusta in silenzio per non perdere neppure una nota del suo profumo.
di Luciana De Luca